branding, content marketing

La personalità e la capacità di raccontare il proprio lavoro fanno la fortuna dell’azienda

Devi accrescere la conoscenza attraverso il content marketing e le relazioni online perchè la personalità e la capacità di raccontare il proprio lavoro nel team fanno la fortuna dell’azienda. L’autorevolezza non si arena mai, anzi è il motore propulsivo, anche nel caso in cui il progetto aziendale dovesse fermarsi e ripartire con altri obiettivi, la forza comunicativa delle persone resta.

Le più comuni lacune sono 4:

  1. empatica, comprendere la emozioni del proprio pubblico e adottare la propria comunicazione per stabilire una connessione profonda è una delle capacità più importanti se vorrai ottenere effetti benevoli nei tuoi confronti.
  2. Culturale, non esiste una conoscenza totale del proprio lavoro, ma l’autoformazione e la ricerca costante di aggiornamento per dare nuovo impulso all’attività fa la differenza.
  3. Energetica, routine e abitudini possono predisporre a usare al minimo le energie fisiche e mentali. Esci sempre dalla zona di confort se vorrai migliorare.
  4. Espositiva, sei quello che racconti. Autovalorizzazione significa comprendere come comunicare e distribuire la conoscenza.

Comunicare è inevitabile, comunichiamo sempre anche quando regaliamo un like o scriviamo un breve post, persino se stiamo in silenzio. Gli altri ci osservano e si fanno un’idea di noi, ecco perché dobbiamo costruire bene la nostra comunicazione nel tentativo di governare quello che gli altri pensano.

Racconta quello che sai fare, lascia emergere i valori personali e le tue passioni, chi sei e le tue competenze. Comunicare bene è un’arte, un’abilità che si acquisisce e si affina con la pratica quotidiana.

Personal branding è un concetto che è stato introdotto da poco, ma racchiude in sè un modello molto antico che oggi puoi applicare alla rivoluzione digitale. Non puoi non fare personal branding perché in base a ciò che scrivi gli altri si faranno un’opinione su di te.

Le tecnologie di conversazioni digitali fanno in modo che la tua immagine sia valutata da due punti di vista:

  1. Personale.
  2. Attraverso gli strumenti di comunicazione digitale.

Foto, commenti, condivisioni, video, contenuti che condividi rivelano la tua personalità e danno consistenza  alla percezione delle tue competenze.

La foto del tuo profilo sappi che esprime più di quello che pensi, insieme al tuo nome è l’elemento che ti farà ricordare. Nome, foto e mini-bio sono le cose che guardiamo quando entriamo in un profilo. Con questi pochi elementi diamo una prima impressione che in genere non modificheremo in futuro.  Nella foto dei profili social devi mettere la tua faccia con un’espressione che rispecchia la tua personalità, se sorridi apparirai al meglio.

Quando guardiamo una persona ci creiamo un’impressine immediata e ciò che vediamo domina ciò che conosciamo. Le prime impressioni dominano il giudizio per molto tempo. Dicono che non esiste la possibilità di fare una seconda buona impressione.

Cosa ci conquista prima di tutto di una persona?

Il viso, il sorriso che ci accoglie, anche la luce nelle foto ha una funzione importante. Evita gli occhiali da sole, non coprire il volto e indossa abiti che danno autorevolezza.

Poi c’è la mini-bio, poco più di cento caratteri per dire chi sei. Troppo pochi per esprimere tutto quello che vorresti, ma basilari per dare la prima impressione di te. È una delle componenti primarie per far si che gli utenti siano invogliati ad approfondire la conoscenza.  In poche righe devi dire chi sei, cosa fai o entrambe le cose se trovi la formula giusta.

In rete è opportuno crearsi un’identità forte limitando i problemi di omonimia. Il marchio nel marketing è una combinazione di elementi, un nome e un logo che identificano un’azienda, un prodotto e un servizio:

  • il nome è il tuo marchio
  • il logo è il tuo volto

Se il nome è simile a molti altri o non  è distinguibile può essere utile affiancare un nickname. L’impressione che dai online deve essere confermata offline, quest’ultima sarà il tuo banco di prova. Chi ti legge ha una sua percezione di te. Pensaci quando posti qualcosa che soddisfa solo il tuo ego, o tutte le volte che non rispondi o non ti curi di chi si vicino a te online.

La cura della tua immagine o del tuo brand non può essere relegata a quel poco tempo che ti resta a fine giornata, è opportuno mantenere una comunicazione e una cura costante. Devi individuare un momento della giornata utile  per curare la tua immagine. Ho imparato con il tempo che un’attività giornaliera porta un flusso costante. Funziona più un’informazione utile che un selfi a un congresso, non parlo di quantità di like, ma di percezione del tuo valore.

L’obiettivo in una attività di comunicazione è l’essere efficaci. L’online è diventato una chiave d’accesso anche di alto livello e deve essere chiaro il pubblico a cui ti rivolgi.

Il problema più importante è capire il registro da adottare per creare coinvolgimento. Devi trovare l’equilibrio perché se i contenuti sono di alta qualità è seriosa ha un pubblico “alto”, ma poco numeroso. Se attivi una comunicazione popolare hai un maggiore pubblico ma sarai soggetto alle critiche di chi ti vede poco professionale.  Ragiona su chi è il pubblico a cui vuoi comunicare, come raggiungerlo.

Seri ma non seriosi con autorevolezza ma senza apparire accademico e presuntuoso. Qualunque sia il tuo pubblico devi regolare il registro di riferimento.

 Capire a fondo con chi hai a che fare ti permette di attuare una comunicazione efficace.

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