Come vincere la paura di non farcela?
La paura di non farcela è uno dei primi freni professionali più grandi, un atteggiamento che porta a sabotare il probabile successo.
Per uscire da questa trappola occorre elaborare un “piano strategico d’azione” lavorando su come organizzare il marketing per promuovere un prodotto. L’unica soluzione è sviluppare una capacità di passare da una visione meramente tattica ad un approccio strategico.
Non è facile organizzarlo, innanzitutto:
- ci vogliono persone che desiderano acquistare;
- è necessario trovare quelle che intendono cambiare;
- occorre individuare le persone che sono disposte a sentir parlare del nuovo prodotto.
Nella situazione attuale il marketing di massa non funziona più, abbiamo creato un mondo in cui i prodotti risultano per la maggior parte invisibili.
Alla fine, sono 3 le cose importanti che devono essere fatte in azienda per far prosperare l’attività:
- acquisire nuovi clienti;
- coccolarli per non farli scappare;
- mantenere alti i margini di guadagno.
La pubblicità diretta a tutti è inutile, occorre indirizzarla a persone interessate e influenti che diffondono la “notizia”.
Anni fa la nostra economia era in piena espansione produttiva, ha capito come soddisfare i nostri bisogni. Poi il gioco è cambiato e dai bisogni è passata a soddisfare i nostri desideri. La comunità del marketing ci ha insegnato a desiderare continuamente cose nuove, e noi consumatori abbiamo fatto del nostro meglio per mantenere il passo.
Oggi le alternative offerte sono talmente numerose che i mass media faticano a far giungere il messaggio al pubblico.
Il consumatore soddisfatto attribuisce minor valore a questi messaggi perché non risolvono più i suoi problemi quotidiani. Le imprese lavorano sulle scelte delle informazioni di prodotto da comunicargli per accrescere la soddisfazione.
Una volta compreso che i vecchi metodi sono diventati inefficaci, diventa ancora più urgente creare cose che facciano parlare di sé.
In realtà quello che manca non sono le idee, ma la volontà di attuarle e la via meno rischiose da intraprendere è proprio quella di rischiare.
Una delle giustificazioni è che essi non possiedono la capacità di trovare grandi idee, e se hanno quella capacità, non sanno distinguere le idee banali dalla grande idea.
Hanno un successo spettacolare il brainstorming e le tecniche di creatività e ideazione.
Occorre investire in prodotti, servizi e tecniche che siano tanto utili, interessanti e stravaganti e degni di nota che stimolano nel mercato il desiderio di ascoltare quello che si ha da dire.
Di fronte un mercato in cui nessuno presta ascolto, la mossa migliore è quella di fare i bagagli e andarsene. L’altra possibilità è quella di capire che si può perseguire una serie di prodotti straordinari e avere il coraggio di farlo: lanciare un’offerta/servizio/promozione che riesca in qualche modo a farsi notare dal pubblico.
Come potremmo rendere l’esperienza in negozio straordinaria e indimenticabile?
L’ambiente di business di molti settori, in questo particolare momento di crisi, è caratterizzato da una crescente pressione competitiva e da clienti sempre più esigenti. Le interazioni strategiche tra i concorrenti sono accelerate al punto da rompere gli equilibri del mercato e dare vita ad una continua ricerca di vantaggi competitivi, non durevoli, tramite cambiamento delle regole del gioco.
Voglio dunque stimolare in voi il desiderio di fare cose davvero straordinarie.