In un mondo sempre più globalizzato e sempre più segnato dalle dinamiche del web e dei social network, trasformare i propri marchi in Brand è una sfida da cogliere assolutamente. Queste nuove opportunità di business non riguardano solo le imprese commerciali.
Nella classifica dei marchi che valgono di più al mondo, stipulata dalla Interbrand, Apple, nel 2016, è risultato il marchio con il maggior valore economico. Gucci e Prada sono rispettivamente la 53° e l’81°. La classifica si forma utilizzando i seguenti criteri:
- benefici finanziari dei prodotti e dei servizi;
- ruolo rivestito dal brand nel processo di scelta dei consumatori;
- potere esercitato dal brand nel definire un prezzo elevato o di generare utili per la società.
In Italia manca un concetto condiviso di marchio e marca, spesso si confondono i concetti e la gestione del marchio è delegata all’ufficio marketing senza i necessari contatti con l’ufficio legale. Spesso non vi è il monitoraggio, la pianificazione dell’immagine e della brand equity.
Un prodotto non viene scelto solo per ragioni tangibili, prezzo, reperibilità, qualità, ma deve far leva anche su elementi intangibili capaci di costruire una solida relazione con i consumatori e questi elementi intangibili sono alla base del concetto di brand.
Il brand management racchiude in sé tutti gli aspetti, tangibili e non, del marchio, è l’applicazione delle tecniche di marketing a uno specifico prodotto, linea di prodotto o marca (brand). Lo scopo è aumentare il valore percepito da un consumatore rispetto a un prodotto, aumentando di riflesso il Brand equity (valore del marchio o patrimonio di marca).
Il concetto di personal branding è stato coniare nel 1997 da Tom Peters, genio del business management statunitense, in un articolo dal titolo emblematico: “The Brand Called You”. Tom Peters è uno dei maggiori esperti di top management della nostra epoca.
Personal Branding è un insieme di valori, competenze, visioni, passioni, caratteristiche e ricordi in genere che, immediatamente, chi ci sta attorno collega alla nostra comparsa fisica o anche solo virtuale. Il tuo brand potrebbe essere definito come quello che collettivamente le persone dicono, provano e pensano su di te e sui tuoi servizi nei vari contesti della tua vita. Fare Personal Branding significa influenzare quelle persone rispetto alla percezione del tuo brand.
Da quando il Web 2.0 ha generato una serie di strumenti di comunicazione online, le opportunità di visibilità, networking e comunicazione personale si sono moltiplicate. Per le persone in cerca di occupazione può rappresentare un’occasione per distinguersi e far proprio un vantaggio competitivo; ma riuscire a gestire il proprio brand personale è un’opportunità importante. Sviluppare la propria carriera, ricevere nuove proposte di lavoro, entrare in relazione con altre persone interessate agli stessi argomenti e vedersi riconoscere la propria autorevolezza, è più di una soddisfazione personale.
Come per un brand management, imporre un posizionamento e differenziarsi da altre marche o prodotti significa valorizzare i punti di forza e le unicità, allo stesso modo è necessario riuscire a delineare il nostro brand prima che lo facciano gli altri per noi.
“Io S.p.a.” (Harry Beckwith): “Chiunque si guadagni il pane con la vendita sa per istinto che, oltre a vendere un prodotto, in realtà vende se stesso. La mia reputazione e la mia credibilità si definiscono tramite la qualità del mio lavoro attuale e passato e determinano la qualità del mio lavoro futuro”
Harry Beckwith, esperto di marketing e vendita, è consulente di molte società segnalate da Fortune 500, ha ricevuto l’Effie Award, il premio più prestigioso concesso dall’American Marketing Association, e il suo libro “Io S.p.A.”, regala preziose indicazioni a chi voglia chiudere con successo una trattativa di vendita, prosperare nel sempre più competitivo settore degli affari e, soprattutto, imparare a proporsi agli altri nel migliore dei modi.
Fare Personal Branding significa influenzare quelle persone rispetto alla percezione del tuo brand. Il Personal Branding è un’attività che richiede attenzione continua. Il percorso si sviluppa con le seguenti tappe:
- Scoperta
- Sviluppo
- Comunicazione
- Monitoraggio
Molti sono gli elementi che concorrono a costruire il proprio brand, ne citiamo alcuni dividendoli in due categorie: tangibili, biografia, CV, referenze, biglietti da visita, sito web, blog, profili sui social network, portfolio; intangibili, nome, aspetto, competenze, personalità, visione, stile, valori.
Il successo personale si fonda necessariamente su valori quali la chiarezza, la credibilità e la distinzione, seguiti da una intensa attività mirata ai propri obiettivi condivisi ai quali dare la massima visibilità.
Dunque una buona consulenza direzionale deve identificare fabbisogni e problematiche di un’organizzazione, definendo obiettivi e piani d’azione e coinvolgendo tutte le unità organizzative, su tutti gli aspetti finalizzati alla crescita e all’aumento della produttività e redditività.
Chiama al 3285557206, la prima consulenza è gratuita.