Leadership femminile, 8 marzo.
8 marzo, cambiamento, leadership femminile

Amati quanto vuoi che gli altri ti amino, #8marzo.

“Alzo la voce non per gridare, ma per fare in modo che chi non ha voce possa essere ascoltato”. Malama Yousafzai

Non possiamo più nasconderci nel nostro guscio, dobbiamo liberare la nostra energia #femminile e diffonderla nella società. Il tempo del #cambiamento è maturo.

La #leadership, prima di essere la capacità di guidare gli altri, è l’abilità di guidare se stessi. Dunque la decisione più importante che devi prendere è di amarti quanto vuoi che gli altri ti amino, rispettarti quanto vuoi che gli altri ti rispettino.

Il femminile è associato all’archetipo lunare, quindi a caratteristiche #yin, cioè ricettivo, intuitivo, accogliente, mentre il maschile è associato al sole e allo #yang, cioè attivo, passionale, energetico. Ognuno di noi ospita dentro di sé entrambi questi aspetti, ma per migliaia di anni le donne sono state condizionate a stare nello yin e gli uomini nello yang, rinnegando una parte di sé.

Probabilmente perché nel corso della storia i sentimenti avrebbero potuto intralciare la costruzione degli imperi e oggi se i potenti ascoltassero il proprio cuore, forse si farebbero più scrupoli a continuare a distruggere il pianeta.

L’idea sarebbe di recuperare l’unità e liberare dentro di noi entrambe le parti e siccome la nostra società è già fin troppo basata sui principi maschili, fare un viaggio nel mondo femminile non può che aiutare sia gli uomini che le donne.

Uno dei rituali più potenti dell’Antica Grecia era la ierogamia, il matrimonio sacro del dio e della dea, è infatti attraverso l’unione del maschile e del femminile che ha origine la vita. È quando questi due principi sono uniti dentro di noi che ritroviamo la nostra capacità di creare, di fare miracoli e la nostra parte divina si risveglia.

Gli uomini dovrebbero tener conto che, più le #donne staranno bene con se stesse, migliori saranno le relazioni tra i due sessi. Noi donne dovremmo ritrovare le radici della nostra #femminilità, rappacificarci con noi stesse e scoprire le nostre capacità. Ciò ci porterà a riappropriarci del nostro potere femminile, acquisire autonomia, autostima consapevolezza, essere più efficaci per raggiungere i nostri obiettivi. Quando una donna migliora la propria vita, l’intera famiglia ne è positivamente influenzata.

Scoprendo da dove veniamo, avremo la possibilità di capire meglio ciò che stiamo vivendo e, guardando indietro, lontano nel tempo, avremmo la possibilità di guardare più a fondo in noi stesse.

Che cosa è successo al femminile in passato?

Ci hanno fatti credere che la vulnerabilità è debolezza, che la dolcezza è da femminucce, che l’#empatia non ci fa essere lucidi e ci porta a cattive decisioni, che le emozioni sono infantili, che se mostriamo caratteristiche femminili come pazienza, fragilità, apertura siamo deboli.

Ci hanno fatto credere che un banchiere o un industriale compassionevole crea danni in un’azienda, quindi molti maschi hanno cancellato il loro lato femminile, soprattutto nei contesti pubblici.

Ma se il nostro obiettivo è ritrovare la comunione tra maschi e femmine come possiamo riuscirci se non accettiamo un aspetto di noi. Jung diceva che l’immaginazione è la lingua dell’inconscio e che, sopprimendo il femminile, sopprimiamo la comunicazione con esso.

Ci hanno sempre insegnato che se avessimo rispettato le regole saremmo state a posto, ma le regole della società non sono necessariamente utili alle donne, poiché quella che la società chiama “brava bambina”, “brava donna”, “brava moglie” o”brava madre”, può trasformarsi in un invito pericoloso a servire gli altri perdendo noi stesse.

Per oltre cinquantamila anni il valore della donna è dipeso da quanto bene serviva coloro che avevano più potere di lei. L’organizzazione patriarcale infatti ha spesso domandato alle donne di abbandonare i propri sogni in favore degli uomini e dei bisogni della famiglia.

Nei secoli il maschile ha perso il contatto con la propria parte emozionale, con la tenerezza, l’intuizione, l’empatia, la compassione, con il cuore. Non è un caso che per molti manager la difficoltà maggiore non risiede negli aspetti tecnici del lavoro, quanto in quelli relazionali.

Quindi anche gli uomini hanno un assoluto bisogno di riscoprire la loro anima e riportarla nella vita quotidiana.

In un’epoca in cui si sono persi i veri mentori quello che è rimasto è solo una mascolinità fragile e mal sviluppata che spesso induce ad aggrapparsi a una vecchia rigida immagine del maschio.

Ogni essere vivente è sia lunare che solare e ogni essere vivente è interconnesso e interdipendente e distruggendo una qualsiasi forma di vita stiamo recando un profondo danno a noi stessi.

L’equilibrio della leadership al femminile è interiore, ma ha il grande beneficio di espandersi all’esterno, migliorando il nostro contesto. Una donna leader equilibrata porta il suo stile negli ambienti che frequenta, fra le persone che ama o semplicemente conosce.

Un buon leader, donna o uomo, rappresenta inevitabilmente un punto di riferimento per gli altri. È questo il risultato della leadership, influenzare positivamente gli altri.

I veri leader sono coloro che sanno gestire al meglio loro stessi, i loro stati d’animo, le loro risorse interiori, sono coloro che vivono con equilibrio i loro ruoli.

Dunque la leadership, prima di essere la capacità di guidare gli altri, è l’abilità di guidare se stessi. Non sarai mai leader di qualcun altro se prima non lo sei di te stessa.

La decisione più importante che devi prendere è di amarti quanto vuoi che gli altri ti amino, rispettarti quanto vuoi che gli altri ti rispettino.

Essere un leader richiede un senso di dedizione verso se stessi  i propri valori, i propri sogni e i propri obiettivi, porta con se alcuni privilegi ma anche tante responsabilità. Infatti più sali più servi!

Il potere femminile.

https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__il-potere-del-pensiero-femminile-lucia-giovannini.php?pn=5868

Leadership femminile. 8 marzo

https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__leadership-al-femminile.php?pn=5868

https://cs.ilgiardinodeilibri.it/data/partner/5868/wg_manu_3353.html

 

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