Un leader che ha una visione chiara e stimolante per l’organizzazione ed è deciso a motivare il personale può diventare fortissimo agente di cambiamento e di trasformazione.
Ci sono quattro fattori che, con i tre successivi, esistono in tutte le organizzazioni e determinano i livelli di motivazioni dello staff. Questi quattro fattori sono:
- lo stile di leadership,
- il sistema premiante,
- il clima organizzativo,
- la struttura del lavoro.
Lo stile di leadership è un fattore critico per la motivazione, in molti casi, la sola sostituzione del leader cambia il clima psicologico dell’azienda e le performance dei dipendenti. Lo stile di leadership appropriato dipende dagli obiettivi e dai traguardi dell’organizzazione, dalle persone che operano al suo interno e dall’ambiente esterno.
Come dice Michael Le Boeuf “Se vuoi rinforzare un determinato comportamento all’interno di un’organizzazione, devi aumentare le ricompense.
Il clima consiste nel modo in cui le persone interagiscono tra loro, in entrambe le direzioni del rapporto gerarchico. Quando fondò l’IBM, Thomas J. Watson Sr. identificò i tre valori fondamentali, prodotti eccellenti, customer service e rispetto per l’individuo. In IBM, non si poteva mancare di rispetto a nessuno, il maltrattamento era giusta causa di licenziamento.
Le organizzazioni efficaci tentano costantemente di strutturare il lavoro in modo da armonizzare la natura con la natura del collaboratore e di renderlo il più possibile interessante e piacevole.
Il sistema premiante, il clima organizzativo e la struttura del lavoro si possono modificare quasi sempre lentamente, lo stile di leadership di un’organizzazione è l’unico fattore che si può modificare rapidamente.
C’è il caso di una fabbrica i cui manager erano dediti ai giochi politici e la produttività era bassa e la direzione stava pensando di chiuderla, invece ha deciso di assumere un nuovo direttore generale.
Il giorno in cui si è insidiato, il nuovo responsabile ha atteso che arrivassero gli operai del primo turno, parcheggiassero le loro auto nello sterrato e percorressero a piedi il tratto fangoso che li separava dall’ingresso. Poi si è presentato a tutti e si è diretto al parcheggio dei dirigenti, ha cancellato con la vernice i nomi dei dirigenti che avevano il posto riservato. “D’ora in poi, chi arriva prima si prende il parcheggio più comodo” ha detto agli operai. Nel giro di sei mesi, la fabbrica ha raggiunto il massimo storico della produttività.
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