benessere organizzativo, leadership, management efficace

Di che stoffa è fatto un leader?

Saper governare e gestire gli stati d’animo di chi lavora con noi è la chiave dell’armonia e del talento creativo che soli possono garantire lo sviluppo economico culturale nelle piccole comunità aziendali come nell’intera società e che possono permettere al leader di adempiere la sua missione principale, ottenere risultati senza rinunciare a crescere.

L’intelligenza emotiva definisce il nostro potenziale di apprendimento per abilità fondamentali come il dominio di sè. L’oracolo di Delfi sentenziava “Conosci te stesso” già migliaia di anni fa. L’autoconsapevolezza è la prima componente dell’intelligenza emotiva.

Se manca l’intelligenza emotiva, la formazione più prestigiosa, la mente più incisiva e analitica e tutte le migliori idee del mondo non basteranno mai a fare di un uomo un leader. Il nesso tra la riuscita economica di una azienda è l’intelligenza emotiva del suo leader è evidente. Il mondo è pieno di attività commerciali che chiudono di continuo perchè hanno a capo un leader visionario con tante belle idee ma assolutamente incapace di gestire se stesso e le persone. Avere solo buone idee, grande carisma senza possedere capacità organizzative conduce alla bancarotta. Mai come oggi è indispensabile sviluppare e possedere entrambe le qualità.

Quali sono le differenze tra un leader e un manager?

Roberto Re nel suo libro I Segreti della Leadership afferma che:

  • Il manager è un conducente, il leader un condottiero.
  • il manager è colui che fa le cose nel modo giusto, porta le cose al loro compimento, il leader invece dice le cose giuste e le dice nel modo giusto guidando così le altre persone nell’esecuzione.
  • il manager guida le persone con i numeri e con il bilancio aziendale, il leader invece guida le persone con il suo comportamento e con il suo carisma.
  • il manager è colui che amministra e gestisce potrebbe anche non essere un leader, il leader è colui che con l’esempio dimostra cosa fare per portare a casa il risultato e potrebbe anche essere un manager.
  • il manager è colui che guida usando la tecnica, il leader lo fa con il cuore.
  • il manager è l’organizzatore dell’azienda, il leader invece è la guida.
  • To manage significa organizzare, to lead significa guidare.

E’ possibile al giorno d’oggi essere un manager senza essere un pò anche leader?

L’impiegato modello di un’azienda di trenta o quarant’anni fa era un mero esecutore, timbrava il cartellino, faceva quello che doveva fare e se ne andava timbrando nuovamente il cartellino.

Oggi essere dei meri esecutori non è più abbastanza. L’impiegato modello di oggi è diverso.

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